Il cammino dell’eccellenza

Quelli che hanno deciso di evolvere…

Coloro che intraprendono il cammino dell’eccellenza si sacrificano per gli altri e condividono con gli altri. Elevarsi in direzione dell’eccellenza significa staccarsi dalla terrenità, non da terra. Presuppone un percorso di crescita durante il quale si devono affrontare tutte quelle resistenze partorite dal nostro vissuto, dalle nostre abitudini e dalla quotidianità contagiosa. Scegliere di evolvere significa elevarsi rispetto ai beni tangibili, ai falsi valori materiali, ai falsi valori morali e rivolgere la propria attenzione verso l’intangibile, ascoltando e sostenendo la propria anima e facendosi travolgere dall’entusiasmo incontenibile di vivere, condividere, evolvere.

Spesso la mente ci impedisce di evolvere. Filtra, razionalizza e giudica tutto quello che ci circonda. Blocca utilizzando la paura e ci scoraggia nel cambiamento. Una macchina perfetta che vigila giorno e notte, avendo come obiettivo primario la nostra sopravvivenza e la nostra conservazione. Nei secoli si è perfezionata moltissimo, alimentandosi con le sole soddisfazioni materiali e spesso effimere. Scienza e marketing hanno cavalcato questo fenomeno per interesse.

Dobbiamo reagire!
Cuore e Anima non possono rimanere inutilizzati, in molti si sono scordati di possederli. Dobbiamo evolvere partendo proprio dalla consapevolezza di dove stiamo andando, per reagire e invertire la marcia. Il popolo dell’eccellenza vuole evolvere, iniziando da se stessi per poi condividere con gli altri. Non sarà facile, andare contro corrente non è mai facile, ma sarà l’unico modo per dare significato ad un’esistenza che valga davvero la pena d’essere vissuta.

Sulle ali dell’entusiasmo.
Il cammino dell’eccellenza è il percorso che deve compiere ognuno di noi per recuperare la propria essenza ed evolvere. L’essenza non è altro che spiritualità e collegamento, si manifesta tramite l’entusiasmo di vivere.
L’entusiasmo è lo stato d’animo che ci consente di fare le cose migliori, di essere migliori e quindi di donare e donarci agli altri. Le cose migliori che abbiamo fatto o faremo sono avvenute o avverranno in un momento d’entusiasmo e quindi di collegamento con la nostra spiritualità. In momenti d’entusiasmo siamo in grado di fare qualsiasi cosa e anche di andare oltre alle nostre reali possibilità. Al contrario, se non riusciamo a recuperare la nostra essenza, prima o dopo dobbiamo fare i conti con la noia e lo sconforto. In questo stato d’animo siamo in grado di fare le cose peggiori, di essere molto egoisti e rischiare di sprofondare nella depressione, la malattia del secolo. Entusiasmo o sconforto, dipende solo da noi, indipendentemente da ciò che possediamo, da che lavoro facciamo, da chi frequentiamo e chi siamo: solo da noi. L’entusiasmo è molto contagioso e dilaga a macchia d’olio; esiste solo una cosa più contagiosa dell’entusiasmo: l’assenza di entusiasmo.